mercoledì 23 settembre 2015

SO-STARE TRA DUE CULTURE


Per vivere in una società dove coesistono differenti culture diventa indispensabile sapere andare incontro all’altro con curiosità culturale  perché essa è antidoto efficace contro il pre-giudizio. Aprirsi al dialogo interculturale significa un riconoscimento sia dell’eterogeneità delle logiche che si incontrano sia dei punti che accomunano compiendo un viaggio di conoscenza per creare una zona di compatibilità fra differenze, una «zona franca» al confine delle culture, ossia un luogo dove le persone possono gestire le proprie diversità e appartenenze attraverso un incessante lavoro di costruzioni simboliche, di articolazione non stereotipate del proprio pensiero e di ridefinizione identitaria.
L’approccio transculturale diventa una valida risposta a questa sfida, alle richieste di presa in carico delle persone appartenenti a culture altre. Esso implica un «viaggio» verso la persona, un atteggiamento di attenzione, di riflessione su ciò che accade nell’incontro con l’altro, ascoltando e ascoltandosi nelle proprie categorie e paradigmi concettuali culturalmente determinati senza temere di venire travolto e trasformato dalla negoziazione interculturale.  Ciò che è importante, per qualsiasi operatore, è agire nell’ambito di differenti culture, senza che una ne escluda l’altra e questo avviene solo legittimando l’esistenza contemporanea degli ambiti di riferimento di entrambi i partner. E’ attraverso un modo di lavorare, sempre attento alle differenze e senza dimenticare i punti in contatto, che è possibile indagare sia il malessere sia il progetto migratorio.




venerdì 31 ottobre 2014

PARMA, CONVEGNO SIPEM E QUESTURA SULL'ASPETTO PSICOLOGICO NELLA RICERCA SCOMPARSI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un testo di Anna Sozzi, psicologa si SIPEM SoS Federazione, relativo al convegno che si è tenuto il 17 ottobre a Parma sull'aspetto psicologico negli interventi di ricerca delle persone scomparse
Giovedi 30 Ottobre 2014 PRESA DIRETTA
La Questura di Parma e la Società Italiana di Psicologia dell'Emergenza SIPEM SoS, attiva in diverse regioni italiane a supporto delle Istituzioni nelle operazioni di ricerca scomparsi, hanno organizzato un Convegno Nazionale dedicato ai bisogni di assistenza psicosociale negli interventi di ricerca delle persone scomparse.  

Al Palazzo del Governatore a Parma il 17 ottobre -  in occasione del Convegno Nazionale "Il Tempo sospeso: Persone scomparse e Famiglie in attesa" - magistrati, Forze dell'ordine e psicologi si sono confrontati sulle operazioni di ricerca scomparsi. La fenomenologia delle scomparse presenta un vasto range di problematiche: dall'allontanamento volontario a malattia, solitudine, disturbi psicologici e problematiche sociali, ci sono poi le vittime di reato, soprattutto donne. Dal punto di vista psicologico i familiari degli scomparsi vengono trascinati al centro di un palcoscenico dove sono chiamati ad attribuire senso ad una frattura comunicativa ad alto contenuto ansiogeno, un silenzio evocativo di fantasmi proiettivi individuali e collettivi che rischiano di travolgere gli stessi operatori e i loro rapporti con le famiglie.  

Il Convegno ha voluto mettere a confronto procedure, metodi, prassi e obiettivi per rafforzare il processo di collaborazione e promuovere un approccio sempre più attento alle problematiche e alle ricadute di questo evento sulla salute e l'integrità psichica di coloro che ne vengono coinvolti.  

In mattinata si è svolta una sessione istituzionale in plenaria con la partecipazione del Questore di Parma, Giuseppe Racca, e della presidente di SIPEM SoS Federazione, Cristiana Dentone, oltre a numerose Autorità cittadine e al vicesindaco di Parma, Nicoletta Paci. Nella tavola rotonda moderata dal giornalista RAI Luca Ponzi si sono poi confrontati il sostituto procuratore di Parma dott.ssa Lucia Russo, il Viceprefetto Aggiunto dr. Attilio Ubaldi, il prof. Carlo Pietro Bui Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Segreteria del Ministero dell'Interno, il dr.Roberto Ferri vicepresidente di SIPEM Federazione, la presidente di SIPEM Emilia Romagna dott.ssa Enrica Pedrelli. Hanno inoltre portato la loro testimonianza Marisa Golinucci mamma di Cristina scomparsa 20 anni fa, mai ritrovata, e Claudio Secchi presidente dell'Associazione Italiana Malati di Alzheimer.

Nel pomeriggio si sono tenuti quattro workshop tematici di approfondimento nei quali si è trattato il profiling delle vittime, l'assistenza psicologica, il ruolo dei media e i fenomeni di scomparsa più numerosi che riguardano le persone affette da disturbi delle funzioni intellettive e della memoria.
 Presenti numerosi professionisti e operatori che lavorano nel campo della ricerca delle persone scomparse, provenienti dall'ambito giudiziario, sociale, sanitario, oltre che dall'associazionismo di sostegno e di servizio, consapevoli che raggiungere una buona sinergia e una salda alleanza fra Forze dell'Ordine, Uffici di Procura e Associazioni di supporto può essere decisiva per mettere in campo nel più breve tempo possibile tutte le azioni necessarie per giungere ad una efficace risoluzione dei casi.
Tratto dal sito della protezione civile fvg:

Esercitazione persone disperse Gruppo Comunale di Muggia

Fortezza Ligon, 10/10/2014




Venerdì 10,esercitazione RPD serale a "sorpresa"per il gruppo comunale di Muggia in collaborazione con l'associazione per la psicologia dell'emergenza Sipem.SoS.FVG.
Alle 18,00 è stato inviato un sms ai csq e ai volontari che simulava una richiesta di intervento arrivata dalla SOR,ai 12 volontari disponibili arrivati in sede è stato comunicato che si trattava di un esercitazione per una ricerca di persona dispersa.
Durante il breafing è stata fornita la scheda con i dati della persona da ricercare, la mappa dell'area di intervento (Fortezza Ligon) e discussa la strategia della battuta..
Alle ore 19,00 era  operativo un campo base con gruppo elettrogeno e torre faro,alle 19,10 è iniziata la battuta nel bosco dell'Arciduca  dove il figurante (Dr.ssa Monaco) si era nascosta.
La Dr.ssa è stata individuata  alle 20,15,il recupero effettivo alcuni minuti dopo,in quanto è stata simulato un ritrovo di una persona con problemi psichiatrici.
Ore 21.30 debreafing e chiusura della simulazione.
La simulazione ha testato le tempistiche di intervento e verificato il contenuto di vari corsi svolti fatti nei mesi scorsi.
Ringrazio la Sipem.SoS.FVG e i volontari intervenuti.




martedì 30 settembre 2014

CORSO DI FORMAZIONE 2014

LA RESILIENZA: BEN-ESSERE PER AFFRONTARE IL MALESSERE


Esistono molte definizioni del termine RESILIENZA, che trova origine nell'ambito delle scienze fisiche. In relazione agli esseri umani, la resilienza è definita come la capacità umana di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.
Focalizzare l'attenzione sulla resilienza implica un cambiamento di sguardo sugli eventi che caratterizzano la natura e la condizione umana. Richiede di indagare e comprendere la dimensione della vulnerabilità. Si tratta di incontrare la sofferenza, accettarla e trovare forme di elaborazione che permettano alla persona di integrare le risorse con i limiti. Non significa negare il dolore, ma riflettere su una condizione che è quasi un dato di fatto nella vita di ognuno.
La resilienza apre nuove vie tra coloro che si occupano della presa in carico e cura delle situazioni di vulnerabilità. La presenza e la constatazione di un processo resiliente richiama la necessità di migliorare i percorsi di aiuto e di indagare in modo approfondito le condizioni che favoriscono la resilienza delle persone.
La modalità con cui viene proposto il corso vuole coniugare alcuni aspetti importanti per un un percorso formativo:
a) dare un senso all'esperienza formativa che è dato dalla qualità del cosa si fa;
b) elaborare soluzioni di problemi nel gruppo

c) creare l'opportunità di stabilire rapporti con gli altri







giovedì 5 giugno 2014

Settimana del benessere psicologico INCONTRI SIPEM SoS FVG

22 maggio 2013 - Libreria
Lovat viale XX Settembre n. 20, c/o stabile Oviesse, III piano  -Trieste
Dalle 17.00 alle 19.00
“Il ruolo dello psicologo nelle emergenze individuali e collettive”
Relatori
dott.ssa Elis Miliani - psicologa/psicoterapeuta
dott.ssa Nevia Monaco – psicologa/psicoterapeuta
dott.ssa Clara Silli  - psicologa/psicoterapeuta
 
Incidenti, disastri e  lutti rappresentato eventi di grande criticità nella vita delle persone e delle  comunità. La Psicologia dell’Emergenza è una disciplina molto ampia, finalizzata in maniera  trasversale a ricomporre i contributi di pensiero e di ricerca di varie branche della Psicologia  (psicologia clinica, dinamica, sociale, ambientale, delle comunicazioni di massa, etc.), adattandole  allo studio dei processi psicologici che si attuano nelle situazioni “non ordinarie” e degli eventi “acuti”.  La SIPEM SoS FVG (Società Italiana Psicologi dell’Emergenza sez. FVG) intende, durante la  settimana del benessere psicologico 2013, sensibilizzare le persone sull’oggetto di studio e di  intervento della Psicologia dell’Emergenza che sono, appunto, le situazioni di crisi individuali e  collettive. Verranno illustrati i progetti che l’associazione ha intrapreso e già, in alcuni casi, concluso,  sia a livello nazionale che locale e quelli futuri.
 
 
23 maggio 2013 - Caffè, Libreria Knulp
via Madonna del Mare n. 7/a - Trieste
Dalle 18.00 alle 20.00
“Che Stress….” Presentazione psicoteatrale sulla psicologia del trauma 
Con Lilia De Mattia e Paolo Carnieri
Coreografie di Paolo Carnieri
Relatori
dott.ssa Nevia Monaco – psicologa/psicoterapeuta
dott.ssa Martina Richiardi  - psicologa
 
I ritmi di oggi ci portano a prenderci sempre meno tempo per noi stessi e a vivere sempre più in  maniera stressata. Ma già lo scorrere fisiologico della vita ci pone davanti degli stress più o meno  gravi, che sono inevitabili a causa dello scorrere del tempo. Quali sono queste tappe dolorose  obbligatorie che tutti ci troviamo prima o poi ad affrontare? Che strumenti abbiamo per reagire al  meglio di fronte anche a traumi inaspettati? Presentazione psicoteatrale sulla psicologia del trauma e  sui possibili risvolti individuali e collettivi dei traumi nella nostra vita.
 
 
 
 
 
 
 

FORMAZIONE SIPEM SOS

Lo psicologo dell’emergenza affronta situazioni di crisi emergenti, dalla gestione del primo  soccorso psicologico rivolto alle vittime,  ai soccorritori e alla collettività nel suo complesso. La consapevolezza delle emozioni, dell’empatia e della cooperazione in emergenza costituiscono  lo sfondo sul quale si sviluppa il percorso didattico di quest’anno. Nello scenario delle  emergenze, è fondamentale per lo psicologo che vi opera, avere l’abilità e la competenza di  sviluppare una visione globale e di saper interagire con i Servizi Istituzionali presenti:  Protezione Civile, Uffici Prevenzione Regionali, Croce Rossa, ecc.. Lo psicologo, inoltre, è  chiamato a programmare interventi psicologici individuali e di gruppo, per la gestione dei  correlati psicologici delle emergenze (stress, PTSD, ansia, ecc.). Risulta, pertanto, necessario  approfondire gli aspetti relativi alle basi neuropsicologiche che sottostanno a tali processi.   Annualmente l'Associazione predispone un programma di formazione teorico/pratico affinché  i  nuovi soci possano acquisire le competenze necessarie per poter intervenire con  professionalità nelle emergenze. Contemporaneamente propone l'aggiornamento tramite  seminari e supervisione. 
Il corso di formazione del 2013 si propone di fornire gli elementi basilari della psicologia  dell’emergenza: ne sarà illustrata l’applicazione nei vari contesti e sarà curata l’acquisizione  dei diversi approcci di intervento e di tecniche specifiche. Infatti, lo psicologo dell’emergenza  deve essere preparato a valutare il bisogno di supporto e i fattori di rischio presenti nelle varie  situazioni di emergenza collettiva ed individuale e progettare interventi specifici nel contesto  delle diverse tipologie emergenziali e delle fasi in cui queste si declinano; gestire le reazioni  all’evento traumatico della vittima, dei parenti, dei soccorritori e gli interventi psico-sociali da  attuare nelle diverse fasi; gestire la comunicazione interpersonale e istituzionale in maniera  qualificata e funzionale; fornire assistenza psicologica al fine di prevenire l’insorgenza del  disagio psichico ed affrontarlo quando è già comparso nei superstiti e negli operatori.
 
Il PROGRAMMA DI FORMAZIONE 2013  prevede 5 giornate, settembre a novembre, in cui verranno affrontate le seguenti aree tematiche:
• il sistema dell’emergenza e di protezione civile
• Psicologia dell’emergenza
• l’intervento in emergenza
• soccorrere il soccorritore

Il programma di formazione degli anni precedenti ha previsto una serie di incontri sui seguenti temi:
• Debriefing e defusing: teoria e pratica
• Il colloquio psicologico in emergenza
• Transfert e Controtransfert in emergenza 
• EMDR nella clinica
• Supporto psicologico a familiari, vittime e operatori in emergenza
• Il primo soccorso: funzionamento e ruolo dello psicologo come possibile risorsa
• L'importanza della psicologia nelle forze armate e nelle forze di polizia.
 
Alcuni degli interventi formativi di maggior rilievo sono aperti al pubblico:
2012: “Prima... e dopo... i volti del trauma - terrorismo e catastrofi naturali”, dott. Mohammad Mansur e dott. Marco Longo
Oltre ai seminari sui temi sopra indicati la formazione dei soci viene arricchita dagli incontri mensili di supervisione, da gruppi esperienziali e simulate, e dalla partecipazione alle esercitazioni della Protezione Civile.

lunedì 24 marzo 2014

La Protezione Civile

La protezione civile è un'organizzazione diffusa su tutto il territorionazionale ed è gestita direttamente dagli enti locali. Il suo scopo è di rendere operativo un sistema capace di tutelare le persone, le strutture e l'ambiente dai rischi e dagli effetti causati dalle calamità naturali o da ogni altra situazione di emergenza. Il primo fronte  è quello della prevenzione e della valutazione del pericolo e quindi l'abbattimento dei potenziali rischi per i cittadini.Il personale della protezione civile operante nei Comuni, è costituito da volontari e diretto e coordinato dalle amministrazioni locali. Volontari del Gruppo di Protezione Civile, per principio, vengono impiegati in occasione di calamità naturali e non. Ove possibile, i Volontari intervengono anche in tutte quelle situazioni nelle quali la sicurezza delle persone sia messa a rischio.

L’articolo 1 della legge della 31 dicembre 1986, n. 64 FVG, concernente: ”Organizzazione delle strutture ed interventi regionali in materia di protezione civile” recita:

           “L’Amministrazione regionale ……assume a propria rilevante funzione, da svolgere a livello centrale, quella del coordinamento di tutte le misure organizzative e di tutte le azioni, nei loro aspetti conoscitivi, normativi e gestionali, ……. dirette a garantire, in un quadro di sicurezza dei sistemi sociali regionali, l’incolumità delle persone, e/o dei beni e dell’ambiente rispetto all’insorgere di qualsivoglia situazione od evento che comporti agli stessi grave danno o pericolo di grave danno e che per loro natura ed estensione debbano essere fronteggiate con misure straordinarie, nonché a garantire il tempestivo soccorso.”
 
da cui si deduce che la Protezione Civile è:
1. una funzione pubblica
2. una funzione volta al coordinamento
3. il coordinamento di misure organizzative 
4. il coordinamento di tutte le azioni, nei loro aspetti conoscitivi, normativi e gestionali:
5. chiamata in campo all’insorgere di qualsivoglia situazione od evento che comporti agli stessi grave danno o pericolo di grave danno
6. attivata quando gli eventi sono di natura ed estensione tali da dover essere fronteggiati con misure straordinarie
7. pronta a garantire il tempestivo soccorso.

All'art 2.3 dello statuto regionale Sipem si stabilisce che l'Associazione per raggiungere le proprie finalità si propone di “intervenire in situazioni di Emergenze ed eventi critici.....integrato nell'ambito di Protezione Civile.....creare i Nuclei Operativi Psicologi per l'Emergenza (N.O.P.E.) composti principalmente, ma non solo, da volontari psicologi.....”

La Sipem è iscritta all'elenco delle associazioni di P.C. della Regione FVG nel settore ausiliario ed assistenziale n.ro 322CRON con decreto n.ro 997/PC/2011 di data 21/09/2011 con decorrenza 1 ottobre 2011.